Perchè pensieri e dintorni
- Dettagli
- Visite: 28144
Da giovane desideravo realizzare alcuni sogni: Finire il corso d'informatica dell'IRSOA all'Università di Udine, laurearmi in giurisprudenza alla Sapienza di Roma e “diventare giornalista” e nel tempo tutti questi sogni sono diventati realtà. Come giornalista subito centinaia di articoli pubblicati su testate illustri come IPSOA, PROFILI ITALIA e SINCRONISMI. Immediato il feeling con i lettori che condividevano e apprezzavano quanto scrivevo. Elogi, complimenti e progetti importanti da parte di alcuni editori; roba da esserne veramente compiaciuti e soddisfatti. Insomma ero diventato un buon prodotto per il mercato, che piaceva alla gente e che si vendeva tra l’altro bene, il massimo che uno scrittore possa desiderare. Ma non era questo che io volevo.
Non m’interessava fabbricare “articoli merce” o commentare l’attualità per il mercato, non m’interessava vendere le mie idee o essere ambasciatore di qualche politico o rinomato editore. Scrivere per me, non significa profitto, scrivere è una necessità della quale non riesco a farne a meno, è un bisogno profondo che fa emergere i miei stati d’animo, così come sono realmente. Annotare di getto su un pezzo di carta quel pensiero, circondato da tutte le emozioni provate in quel momento, mi consente di non disperdere col tempo le sensazioni di quell’attimo e soprattutto mi permette di guardare quel foglio come se fosse lo specchio della mia anima e tutto questo non può essere venduto. Felicità, dolore, gioia, tristezza o amore li osservo emergere prepotentemente dalla mia introspezione che ogni pensiero dentro me racchiude. Poter guardare in faccia la propria parte più interna e sentire le vibrazioni dei sentimenti e delle emozioni provocati dal pensiero del momento, senza condizionamenti alcuno, è ciò che mi piace realmente ed è ciò che ho deciso di continuare a fare. Questo sito è dunque un contenitore di pensieri e stati d’animo personali, dove le frasi in esso contenute se fossero state chiuse a chiave in un cassetto sarebbero state soltanto mie, ma che invece pubblicate su questo sito diventano anche di chi, leggendole, prova le stesse sensazioni e le stesse emozioni del sottoscritto.
(Vietata la riproduzione anche parziale degli articoli) ©